In un Paese con più di 8.000 km di litorale, Widech ha investito in una tecnologia nazionale: 40South Energy Italia progetta e realizza macchine per la produzione di energia dallo sfruttamento del moto ondoso.
Oggi più che mai tutti i Paesi sono impegnati nella lotta al cambiamento climatico per arrivare a raggiungere gli obiettivi di contenimento delle emissioni di CO2, e quindi del riscaldamento del pianeta entro 1,5 gradi, nei tempi auspicati attraverso investimenti massicci in fonti di energia rinnovabile.
La necessità per le aziende e le organizzazioni di darsi dei sistemi di ESG obiettivi e misurabili è condizione indispensabile, per rispondere non solo alle questioni etiche che vengono poste da larghi strati della società e dai consumatori, ma anche per aderire alle analoghe richieste del mondo della finanza sostenibile e dei regolatori dei mercati che chiedono non solo di rendere trasparenti e credibili i dati sulla CO2 prodotta ma anche di fornire un’analisi e una previsione dell’impatto finanziario e della continuità del business dei nuovi rischi ambientali legati ai fenomeni climatici estremi.
L’umanità è in una corsa contro il tempo: quali le soluzioni per correre più veloci?
Una delle soluzioni per adempiere agli obiettivi di contenimento delle emissioni di gas serra sta sicuramente nell’inventare, adottare e ridimensionare nuove tecnologie a zero emissioni il più in fretta possibile. Questo è in parte già stato realizzato grazie all’utilizzo dell’energia solare e di quella eolica che sfruttano la forza della natura permettendo di abbattere l’inquinamento.
Ma cos’è l’energia dal mare? Si tratta di una fonte di energia costante non pienamente utilizzata e sfruttata che ha il potenziale per essere più ecologica e potente dell’energia solare o eolica, oltre ad avere un impatto minimo sulla vita marina.
La quantità di energia dal mare a nostra disposizione è enorme, a tal punto che potremmo essere alimentati esclusivamente da questa fonte le cui stime ammontano a 3.000 gigawatt. Tale forza ha una durata di conservazione incredibilmente lunga. Potrebbe rimanere operativa per secoli, necessitando di manutenzione regolare, rendendola più economica a lungo termine e più ecologica rispetto alle altre fonti rinnovabili (basti pensare che l’eolico e il solare durano solo pochi decenni prima che l’intero sistema debba essere sostituito).
Perché questa fonte di energia non è pienamente sfruttata? Le ragioni sono fondamentalmente due: praticità e costo.
Tutte le città che si trovano nell’entroterra o che non hanno lo sbocco sul mare tendono a scartare questa soluzione, poiché laddove c’è grande distanza dal mare diventa difficile prevedere cavi di connessione vantaggiosi, rendendo lo sforzo quasi inutile.
Inoltre, l’energia dal mare attualmente costa circa $ 130- $ 280 per megawattora mentre l’energia eolica costa solo $ 20 per megawattora.
La soluzione greentech di Widech SpA
Diversa è la soluzione di Widech SpA che seleziona e ingegnerizza tutte le tecnologie chiave per la transizione energetica. Tra queste, la tecnologia del wave power grazie alla sua partecipata 40South Energy Italia.
La società progetta e realizza macchine H24 per la produzione di energia dallo sfruttamento del moto ondoso a zero impatto ambientale e visivo.
L’impatto sull’ecosistema delle H24 è estremamente basso, l’impatto visivo nullo. Le H24 non sono un pericolo per la fauna marina e sono anche certificate RINA per potere operare in sicurezza in prossimità di persone.
“È necessario accogliere sempre di più fonti di energia come questa – afferma Giacomo Ortolano, CEO di Widech SpA e Presidente di 40South Energy Italia – potenzialmente armoniosa dal punto di vista ambientale. Il cambiamento climatico è una sfida impegnativa che va affrontata, adottando le tecnologie green più adatte. Usiamole prima che sia troppo tardi”.
“La soluzione di 40South Energy Italia installata a Marina di Pisa già nel 2018 – conclude Ortolano – ha immesso nella rete elettrica nazionale la prima energia dalle onde”.
Questa tecnologia è una grande opportunità per tutte le isole non interconnesse del nostro Paese. Anche il PNRR ha stanziato fondi importanti per sostenere la transizione energetica di queste Comunità.
“L’aggiunta dell’energia delle onde al mix non può che incrementare la resilienza e l’affidabilità delle reti energetiche del futuro basate su rinnovabili – afferma Michele Grassi, CEO e fondatore di 40South Energy Italia”.
Una soluzione potrebbe essere che le aziende realmente sensibili e interessate al bilancio di sostenibilità e ai criteri ESG, investano e adottino in queste tecnologie per ricevere i carbon credits volontari e per dare un reale contributo alla sostenibilità del Pianeta.